giovedì 27 agosto 2009
Caro Dotti,
mi permetta di dirle: lei è veramente un grande rappresentate dell'italianità più autentica e vera, di quella insomma che rimanda all'età dei Comuni, alla questione della lingua (tanto per intenderci), a Dante Alighieri nonché Beatrice (o soprattutto Beatrice), al Rinascimento ed al Risorgimento!
Il volgere al termine di questo anno accademico trascorso qui a Londra da esuli o esploratori, porta con sé sentimenti di nostalgia e tante abitudini che si vanno trasformando via via in ricordi, tra queste senz'alto i nostri sporadici incontri tra i corridoi e le cucine di Bankside, colorati di battute vivaci e considerazioni di sublime portata intellettuale, che spaziavano dal teatro all'urbanistica, dalla bioetica alla culinaria, andando comunque a finire sempre nella medesima direzione (che non è necessario specificare tra buoni italiani per l'appunto)
Io la saluto ad majora!
P.S.
Barba non facit philosophum.
VIVA L'ITALIA
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